Ormai è universalmente accettato che la terapia standard dell’endometriosi sia l’asportazione chirurgica laparoscopica di tutti i focolai visibili della malattia (chirurgia radicale), conservando la capacità riproduttiva della donna (l’utero e le ovaie non vengono asportate). I vantaggi dell’asportazione chirurgica delle lesioni sono la diagnosi certa della malattia con l’espletamento dell’esame istologico, la cura del sintomo “dolore” nell’80% dei casi e il recupero della fertilità in più del 50% delle pazienti.
Nel corso di una laparoscopia, eseguita per accertare la diagnosi, sarebbe auspicabile rimuovere tutte le lesioni visibili e completare il trattamento chirurgico (asportazione completa). Si eviterebbe, così, che la paziente debba affrontare più di un intervento chirurgico. Infatti, un trattamento parziale, per esempio la rimozione della sola cisti cioccolato (asportazione incompleta), nel 50% dei casi non cura il dolore ed espone al grave rischio di recidiva.
La chirurgia conservativa per via laparoscopica rimuove quindi tutte le lesioni endometriosiche, il tessuto cicatriziale e le aderenze senza rimuovere o danneggiare gli organi riproduttivi.
La laparoscopia è la tecnica chirurgica standard di scelta per il trattamento dell’endometriosi
Se l’intervento conservativo risulta inefficace, le tecniche di riproduzione assistita possono affiancare o a volte sostituire la chirurgia conservativa. Nelle pazienti asintomatiche la scelta della terapia medica e soprattutto chirurgica è delicata e potrebbe essere controindicata, soprattutto quando le pazienti devono essere sottoposte a tecniche di procreazione medicalmente assistita (FIVET, ICSI). Infatti, l’atto chirurgico per rimuovere una cisti ovarica endometriosica (cisti cioccolato) potrebbe addirittura impoverire il patrimonio follicolare e ridurre le possibilità di avere figli in futuro.
Isterectomia.
Nei casi più gravi di endometriosi il trattamento migliore e definitivo può essere un intervento chirurgico per rimuovere l’utero e la cervice (isterectomia totale), insieme a entrambe le ovaie. L’isterectomia da sola non è efficace poichè le ovaie producono estrogeno in grado di stimolare qualsiasi endometriosi residua e causare la persistenza del dolore. Questo tipo di chirurgia demolitiva è da considerare l’ultima risorsa, soprattutto per le donne ancora in età riproduttiva. Non si può rimanere incinta dopo un intervento d’isterectomia.
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