La vulvodinia può manifestarsi in due forme che possono coesistere nello stesso tempo:
1) una forma localizzata al vestibolo vulvare, rappresentata soprattutto da “bruciore” e presente nell’80% delle pazienti: si parla allora di vestibolodinia (VB) o vestibolite vulvare (VV).
2) una forma generalizzata all’intera vulva, prevalentemente continua e non provocata, che interessa una fascia di età più elevata.
La vulvodinia può essere:
– Provocata: i sintomi sono prevalentemente legati alla stimolazione (contatto, sfregamento, penetrazione vaginale)
– Spontanea: i sintomi sono quasi sempre presenti, indipendentemente dalla stimolazione
Il fastidio può essere quindi costante o intermittente, localizzato o diffuso e variare da un lieve fastidio, bruciore, dolore, irritazione o sensazione di “gonfiore o arrossamento”, a un dolore molto intenso. Numerosi problemi ginecologici, come infezioni, dermatiti, lichen sclerosus, esiti di traumi e lesioni pre-cancerose o tumorali, possono provocare dolore vulvare e devono essere trattati o esclusi prima di fare diagnosi di vulvodinia.
Vulvodinia
Vulvodinia: cause
Vulvodinia: sintomi
Vulvodinia: diagnosi
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