Alla visita ginecologica, l’utero di una donna con adenomiosi può apparire di volume doppio o perfino triplo, mentre all’ecografia il miometrio mostra un aspetto palesemente disomogeneo e ispessito, con isole di tessuto endometriale ectopico (fuori sede) presenti nel miometrio.
Per la diagnosi è quindi fondamentale l’ecografia trans vaginale che può identificare il tessuto anomalo e permettere di diagnosticare con più esattezza il disturbo. A supporto, la paziente può essere sottoposta anche a risonanza magnetica. La conferma però si può avere solo con l’esame istologico.
Il medico può sospettare l’adenomiosi sulla base di:
- Segni e sintomi
- Visita ginecologica, che rivela un utero aumentato di volume
- Ecografia trans vaginale
- Risonanza magnetica
L’unica conferma della diagnosi di adenomiosi è l’esame istologico del tessuto uterino proveniente dall’intervento chirurgico di isterectomia. Molte donne hanno altre malattie uterine con sintomi simili all’adenomiosi che rendono più difficile la diagnosi differenziale. Tra questi i fibromi, l’endometriosi e i polipi endometriali.
Adenomiosi
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