In alcune donne l’adenomiosi può essere del tutto asintomatica (“silenziosa”), senza sintomi o segni, mentre altre volte si manifesta con emorragie, dolori mestruali e aumento di volume dell’utero, come avviene anche nel caso dei fibromi uterini.
Se non compaiono complicazioni si tratta quindi di una patologia benigna con la quale si può convivere senza neppure rendersi conto di esserne affette.
In altre occasioni, invece, l’adenomiosi può manifestarsi con sintomi invalidanti come:
- Pesante o prolungato sanguinamento mestruale (ipermenorrea)
- Crampi mestruali molto dolorosi o che durano per tutto il periodo (dismenorrea)
- Dolore durante i rapporti (dispareunia)
- Sanguinamento tra i periodi mestruali (spotting)
- Coaguli di sangue durante il periodo mestruale
- Aumento di volume dell’utero, fino a raddoppiare o triplicare le sue dimensioni normali
Di solito le mestruazioni dolorose peggiorano nel tempo perché l’adenomioma aumenta di volume. Lo stesso vale per il dolore pelvico durante i rapporti sessuali e il sanguinamento abbondante durante il ciclo mestruale: questo alla lunga può provocare anemia anche grave.
Non va sottovalutato l’aspetto psicologico che i problemi legati all’adenomiosi comportano: le assenze sul lavoro, l’anemia che provoca mancanza di energie per affrontare le attività quotidiane, le difficoltà sessuali e di coppia. Tutti questi fattori possono pesare molto negativamente sulla qualità della vita fino a provocare una forma di depressione.
Se compaiono segni o sintomi di adenomiosi, bisogna consultare il ginecologo.
Fattori di rischio
I principali fattori di rischio per l’adenomiosi includono:
- Intervento chirurgico all’utero, come il taglio cesareo o la miomectomia
- Il parto
Adenomiosi
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