La SIBO va sospettata nei pazienti con dolore addominale, meteorismo, borborigmi, diarrea, perdita di peso, anemia macrocitica, distensione addominale con diarrea a spruzzo o altre stigmate di malassorbimento.
L’esame obiettivo, l’anamnesi e l’esecuzione di esami ematici “di routine” devono precedere ogni altro accertamento.
Il test di riferimento standard, particolarmente invasivo, per la diagnosi di proliferazione batterica è la dimostrazione di eccessiva concentrazione batterica in un aspirato digiunale, da eseguire durante l’endoscopia: il test è clinicamente significativo quando la conta è superiore a 10.000/ml (normale concentrazione digiunale è ≤ 10.000 organismi/ml). Solitamente sono presenti organismi multipli in numero variabile e le specie più comuni sono Bacteroides, Enterococcus e lattobacilli.
Nella pratica quotidiana si ricorre perciò ai breath test all’idrogeno, più semplici per lo screening e il monitoraggio terapeutico, eseguiti somministrando una dose di prova di carboidrati (glucosio o lattulosio) che, nei pazienti con SIBO, è associata ad un’anomalo aumento dei livelli di idrogeno nel respiro dovuta alla fermentazione precoce da parte dei batteri del tenue. L’accuratezza diagnostica del test è confermata dal confronto con il d-xilosio test e la coltura dell’aspirato del piccolo intestino.
SIBO – Small Intestinal Bacterial Overgrowth
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